L’istruzione domiciliare non è una valida alternativa alla scuola
di Vanessa Niri
Bullismo, docenti non qualificati, il fenomeno dell’homeschooling è in crescita e avanza motivazioni apparentemente valide.
Ma il mondo rimane fuori dalla porta di casa
Perché quando l’insegnante è la mamma, e i compagni di classe sono i fratelli, la prima cosa che succede è che il resto del mondo – a meno che non sia esattamente simile a noi – resta fuori dalla porta.
Una rappresentazione filtrata della realtà, dove ci si incontra con famiglie simili, quando non uguali, e all’interno della quale si selezionano gli argomenti di studio sulla base della propria singola esperienza, e del proprio punto di vista.
Significa anche lasciare che il nostro bambino non apprenda quegli elementi basilari della convivenza comune che sono l’empatia, il sostegno del più fragile, il mutuo soccorso, il lavoro di gruppo. Se nessuno dimostra le sue mancanze – evitando di doversi confrontare con quello che non sa – nessuno potrà intervenire ad aiutarlo. Ed entrambi (aiutante ed aiutato) perderanno l’occasione di imparare la capacità di chiedere e ricevere sostegno.
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