Occupazione a scuola: due ceffoni e si torna a casa
di Alberto Pellai
L’occupazione di un liceo romano termina con i genitori che vanno a riprendere i figli.
Una rara occasione in cui gli adulti si schierano con la scuola e non con “i pargoli prepotenti”.
Stavolta i ragazzi hanno ricevuto una sonora lezione dagli adulti, alleati contro di loro.
Di fronte ad un eccesso di esuberanza, ad un intervento selvaggio che pochi ragazzi hanno imposto a tutti, preside e famiglie hanno deciso di praticare l’arte “del contenimento”.
Hanno contenuto gli eccessi dei figli. Hanno imposto un limite. “Contenere, dare limiti, negoziare regole”: qualcuno aveva dichiarato che queste parole appartenessero all’educazione del passato e non si confacessero alla generazione dei nativi digitali. Invece, mamme e papà romani ci insegnano che possono essere ancora molto attuali. E a volte addirittura necessarie.
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