Bonus da 500 Euro: i furbetti non mancano mai

La Tecnica della Scuoladi Carmine Nicoletti
L’anno scolastico volge al termine e pare che la stragrande maggioranza dei docenti si sia orientata sull’acquisto di “hardware e software”. Soprattutto pc desktop, portatili e tablet.

Fin qui nulla di strano, se non fosse che alcuni docenti, da fluttuanti confidenze emerse tutte da verificare, si sarebbero fatti rilasciare fatture da rivenditori “compiacenti” con su indicati i dispositivi previsti dalla norma, ma avrebbero di fatto acquistato tutt’altra merce: cellulari, lavatrici, frigoriferi, forni, condizionatori, asciugacapelli ecc. Insomma, una specie di spesa “proletaria” tout court alla faccia di chi ha erogato il bonus. Altri ancora si sarebbero spinti ben oltre, facendosi rilasciare le fatture e versando solo l’iva al rivenditore complice, senza acquistare alcunché, per dimostrare poi alla scuola di servizio di aver speso comunque i 500 € del bonus.

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