Apriamo le scuole di pomeriggio e d’estate
di Alessandro Giuliani
Chi pagherebbe, ad esempio, il personale, ad iniziare da quello addetto all’apertura e chiusura dei locali. Per non parlare delle utenze, già da tempo nel mirino delle giunte (comunali e provinciali) per essere ridotte attraverso la richiesta sempre più pressante di eliminazione di un giorno di scuola (il sabato). Ma, soprattutto, chi terrebbe le lezioni o i progetti formativi o di intrattenimento in tutte quelle ore e giornate?
Ora, seppure in queste condizioni, ogni tanto qualcuno torna a proporre le aperture delle scuole in orari sinora non previsti. Il progetto, intendiamoci, non è sbagliato: la scuola, infatti, rappresenterebbe un buon punto di riferimento. Soprattutto in quei territori deprivati di servizi e opportunità di crescita e formative. Solo che bisogna fare i conti con la realtà…
Non la pensa, evidentemente, in questo modo il direttore de Il Mattino, Alessandro Barbano, che il 18 marzo, in occasione dell’intitolazione a Giancarlo Siani dell’aula del Consiglio regionale, ha chiesto alle istituzioni di attivarsi “affinché le scuole siano aperte anche di pomeriggio e d’estate” per creare un contesto tale da seminare fin dalla più giovane età la cultura della legalità e il contrasto alla camorra.
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