Le 10 invenzioni tech italiane che hanno cambiato il mondo
La nostra nazione ha dato vita a idee formidabili nel mondo dell’hi-tech ma spesso le dimentichiamo. La nascita del PC si deve a Pier Giorgio Perotto, il primo microprocessore porta la firma di Federico Faggin e perfino l’mp3 è cosa nostra.
Olivetti Programma 101 (1964)
La nascita del primo PC si deve a un torinese, Pier Giorgio Perotto, che nel 1958 comincia a lavorare alla Programma 101, la prima macchina programmabile piccola e semplice da usare. Ribattezzata la “Perottina”, viene realizzata nel 1964 e presentata alla Fiera di New York del 1965 come prototipo. Venderà 40 mila esemplari, di cui il 90 per cento negli Stati Uniti.
Tape Mark I (1962)
La prima poesia generata al computer è stata realizzata da Nanni Balestrini con un IBM 7070.
Algoritmo di Viterbi (1966)
Parecchi decenni prima della diffusione planetaria dei cellulari, il bergamasco Andrea Viterbi – conosciuto, dopo essere emigrato negli Stati Uniti nel 1939, come Andrew James Viterbi – inventa l’algoritmo che porta il suo nome. Usato per codificare le trasmissioni digitali, è alla base della trasmissione dati del GSM e dell’UMTS ma anche dell’OCR, il riconoscimento ottico di testi (nell’immagine, Viterbi riceve nel 2008 dall’allora presidente Bush la National Medal of Science).
Intel 4004 (1971)
Il padre del primo cervello elettronico per computer è Federico Faggin, informatico vicentino che a soli trent’anni realizza il primo microprocessore della storia per l’americana Intel.
MP3 (1988)
Senza l’Italia non ci sarebbe neanche la musica liquida. Nel 1988 il piemontese Leonardo Chiariglione fonda l’MPEG, il gruppo di ricercatori che ha sviluppato i sistemi di compressione audio-video omonimi di cui il più noto è l’MPEG 3, meglio conosciuto come MP3.
Telepass (1990)
L’Italia degli anni ‘90 corre e per non perdere tempo ai caselli ecco arrivare il Telepass, creato da Fondazione Guglielmo Marconi, Olivetti, Marconi Italiana e GiugiaroDesign.
Algoritmo Hyper Search (1997)
Anche il Web parla italiano. A soli 27 anni il padovano Massimo Marchiori (nella foto con Tim Berners-Lee) inventa Hyper Search, il motore di ricerca che ha ispirato Google. A differenza dei concorrenti, questo motore non basava i risultati solo sul ranking di ogni singola pagina ma considerava anche i link, ovvero la relazione che legava la pagina al resto del web.
Cyberhand (2005)
Una mano cibernetica che comunica con il sistema nervoso del paziente e percepisce con precisione le caratteristiche dell’oggetto che sta toccando.
Arduino (2005)
La scheda di prototipazione rapida di Massimo Banzi ha dato la spinta definitiva al movimento maker. Economica ma versatile, sta nel palmo di una mano e consente di applicare sensori, attuatori e altre componenti elettroniche per poi programmarle con semplicità.
iCub (2009)
Sviluppato dall’Istituto Italiano di Tecnologia, questo robot umanoide simula un bimbo di tre anni ed è in grado di interagire con il mondo esterno attraverso le espressioni facciali e i movimenti del corpo.
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