Buio pesto sul primo giorno di scuola: la campanella rischia di suonare dopo il 23 settembre
A creare problemi è in questo caso la data delle elezioni, che riguarderanno sei regioni, un migliaio di comuni e il referendum sul taglio dei parlamentari, per ora ipotizzata attorno al 20 settembre 2020.
L’ipotesi iniziale di Azzolina era quella di anticipare il rientro in classe ai primi di settembre – di solito le varie Regioni decidono autonomamente tra il 7 e il 18 – ma con l’election day a due passi, la stagione estiva partita in ritardo e ostacoli ancora non superati (come la garanzia di un metro di distanza tra studenti e il corpo docenti da riorganizzare), l’ipotesi è che si slitti attorno al 23.
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