Dispersione scolastica implicita e NEET, un’ingiustizia generazionale
Non riuscire a comprendere il significato di un testo scritto, non saper svolgere un ragionamento logico e non saper fare un semplice calcolo aritmetico rappresenta un dramma non solo per il sistema di istruzione e per lo sviluppo economico, ma per la tenuta democratica di un Paese.
La dispersione scolastica implicita in Italia si traduce con una percentuale preoccupante.
I dati non migliorano se si sale di età. Sono infatti il 23,1% nella fascia di età dai 15 ai 29 anni, i “NEET Not in Employment, Education or Training”, per i quali l’Italia detiene un triste primato a livello europeo.
I più colpiti sono gli studenti delle famiglie più povere, quelle che vivono al sud e quelle con background migratorio. Anche la dispersione scolastica vera e propria, cioè i giovani che non raggiungono un titolo di studio oltre il diploma di terza media, si mantiene, pur con lievi miglioramenti.
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