Infodemia, disinformazione e fake news durante la pandemia
Il web e soprattutto i social media già normalmente portano a un sovraffollamento comunicativo fatto di tante notizie dalla vita molto breve, alcune delle quali inventate, generando, in una fetta non trascurabile della popolazione, orientamenti e comportamenti controproducenti.
L’emersione della pandemia ha spinto tutti verso una ricerca quasi ossessiva di comunicati, che ha spesso generato un corto circuito informativo a causa della proliferazione di notizie poco attendibili, se non false, sul virus.
Il problema di fondo è che nella comunicazione web 2.0 non esistono più soggetti filtranti che garantiscano la verifica e quindi la selezione delle notizie.
Qui, allora, entra in gioco la nostra unica ancora di salvezza: l’educazione alla cittadinanza digitale.
Ognuno di noi, nel web 2.0, può essere sia consumatore che diffusore di informazioni; è quindi necessario collaborare in modo costruttivo a “sanificare” l’ambiente informativo legato alla nostra vita digitale, elaborando consapevolmente la qualità dei contenuti che ci vengono proposti.
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