Scuola, riapritela il 7 gennaio. Ma poi non chiudetela più
Il mondo della scuola spera. Spera che si ritorni a scuola, tutti, dopo il 3 dicembre.
A dieci giorni dalla data x il quadro è desolante.
Un altro passo falso sarebbe l’ulteriore constatazione di inadeguatezza di questo governo (o almeno di una parte).
Facciamo presente che la Did (o Dad) è un disastro formativo e sociale. E non perché i professori non sono stati adeguatamente formati (un po’ è anche quello), ma perché non è scuola, punto e basta. Tra l’altro, partita con un Paese arretrato sul piano digitale, esploso in contemporanea davanti ad un pc. La connessione è una scommessa, risolti i problemi dei device.
Solo in Italia si è giunti alla drastica decisione di chiudere le superiori: non lo hanno fatto Francia, Germani e Gran Bretagna, paesi assaliti dal male molto prima e molto peggio di noi. Hanno ragionato per valori, hanno compiuto un gesto simbolico a sostegno delle giovani generazioni.
Dopo la Befana tutti a scuola, per restarci fino alla fine dell’anno scolastico. Non prendere questo impegno sarebbe imperdonabile oltre che sacrilego. Sarebbe la sconfitta definitiva per questo governo.
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