Azzolina insiste: “Dobbiamo fare di tutto per tenere aperte le scuole”
“Sono convinta” che con la chiusura delle scuole “rischiamo un disastro educativo, sociologico, formativo, psicologico.
Un bambino che deve imparare a leggere e a scrivere, non può farlo da dietro uno schermo.
Dobbiamo essere molto prudenti, i ragazzi hanno diritto ad un pezzo di normalità nella loro vita”.

“Guai a pensare che la scuola non sia attività produttiva e a sacrificarla: è la principessa delle attività produttive, senza formazione non abbiamo futuro”.
“Non possiamo accumulare dispersione scolastica soprattutto in alcune regioni del sud dove la dispersione c’era già in tempo di pace, figurarsi ora che siamo in tempo di guerra; oggi un bambino campano, a causa di un regionalismo delle diseguaglianze, non ha lo stesso diritto di andare a scuola di un bambino veneto e lombardo”.
“Come Ministero dell’Istruzione da metà agosto abbiamo chiesto test rapidi.
Ora so che il commissario Arcuri ne ha comprati 13 milioni: è importante farli nelle scuole, velocizzare le procedure, significa evitare di mandare in quarantena intere classi.
La scuola è un formidabile strumento di tracciamento”.
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