Ancora problemi con Zoom: chat registrate finiscono online senza protezione
Sono migliaia le videoconferenze registrate tramite Zoom che sono state esposte pubblicamente sul web per via del sistema con cui la piattaforma nomina i file creati.
Migliaia di conferenze private improvvisamente sono diventate di dominio pubblico e con esse anche tutti i dati di cui gli utenti parlavano.
A tutto questo si aggiungono anche tantissimi volti e voci dei minori che sfruttano l’applicazione per seguire le lezioni da casa.
Informazioni di identificazione personale e conversazioni intime registrate dalle persone sono diventate pubbliche poiché Zoom salva le registrazioni con un nome standard, che una semplice ricerca online può individuare. Il servizio archivia i video salvati in uno spazio online separato al quale si può accedere senza la necessità d’inserire una password.
Zoom ha deciso di sospendere il rilascio di nuove funzionalità per 90 giorni in modo da concentrare maggiormente i suoi sforzi sulla risoluzione dei problemi di sicurezza e privacy.
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