Che cosa c’è da cambiare nella scuola…
Analisi tecniche e statistiche hanno mostrato con evidenza schiacciante e, soprattutto, ripetutamente nel corso del tempo, che non si legge più, non si scrive più, non si calcola più.
I ragazzi alle medie (secondaria di primo grado) e alle superiori (secondaria di secondo grado) si stancano molto presto dello studio e preferiscono abbandonare la scuola, disperdersi o lasciarsi condurre ‘sanza onore e sanza lode’ fino al diploma; i ragazzi all’università non sanno scrivere e presto abbandonano l’università infoltendo la nuova categoria dei “neet”; gli adulti comunicano solo urlando o con una sequenza di slogan per la loro povertà di linguaggio; i piccoli sono completamente immersi nel digitale (un mondo ancora poco compreso dal punto di vista epistemologico ma utile per distogliere i bambini dalle occupazioni dei grandi).
Fonti ormai acclarate hanno misurato l’analfabetismo funzionale e pare, da questi dati, che una gran quantità di persone (si indica un 2/3 della popolazione) non capisca quel che gli succede intorno.
Ebbene, il colpevole è la lezione frontale. Questa è la bestia nera!
I due pilastri sui quali poggia la bestia nera sono i seguenti due invarianti pericolosi: il metodo trasmissivo e i contenuti cristallizzati.
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