Boom di supplenti, la scuola torna a 70 anni fa
Nell’anno in corso, sono quasi 11mila i supplenti fai da te. Non risultano iscritti in nessuna graduatoria “ufficiale”, né in quelle dei precari storici (le graduatoria provinciali ad esaurimento) né in quelle d’istituto. Ma lavorano ugualmente, in molti casi fino al 30 giugno, grazie al loro spirito di intraprendenza. Anche con la sola laurea.
La medesima situazione che si verificava nell’immediato dopoguerra, quando bastava una semplice laurea o un diploma per essere assunto ad personam dal capo d’istituto che spesso non sapeva, per carenza di insegnanti, a chi fare svolgere le lezioni quotidiane. E senza nessun concorso.
E il prossimo anno la situazione rischia di peggiorare perché i concorsi straordinari lanciati dal governo attuale e i percorsi immaginati dalla Buona scuola procedono a rilento per le difficoltà che stanno incontrando gli Uffici scolastici regionali nel comporre le commissioni giudicatrici.
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