Cyber bullismo, mobbing, stalking: i crimini relazionali nell’era digitale
Attraverso le tecnologie digitali, persecuzioni e vessazioni trovano modalità di espressione rapide e impattanti e, pur rispettando la specificità dei contesti ai quali tali fenomeni sono legati (il bullismo nella scuola, il mobbing sul luogo di lavoro e lo stalking nella sfera privata) finiscono per travalicare i confini dello spazio fisico e temporale.
È ormai un fatto che le tecnologie digitali, sempre più permeanti, abbiano rivoluzionato il modo di comunicare ed il comportamento sociale delle persone, nel bene e nel male. Si vive praticamente in simbiosi con gli strumenti digitali; si arriva addirittura a star male se non si ha la possibilità di utilizzare il proprio smartphone. Innegabili sono i benefici che apportano le tecnologie digitali, ma altrettanto indiscutibili sono i rischi ed i pericoli legati al loro uso, soprattutto quando si agisce in modo inconsapevole.
In tal senso, non si vogliono demonizzare le tecnologie digitali, ma esaltarne il loro ruolo positivo in accordo al corretto utilizzo. Un messaggio calzante anche con riferimento al più vasto campo della cyber security, dove i risultati non certo brillanti finora ottenuti dovrebbero far riflettere sulle strategie da intraprendere. Spesso, infatti, è proprio il fattore umano ad essere l’elemento debole del processo di sicurezza, e dunque su questo si dovrebbe investire in termini educativi e formativi.
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