Ritardo del linguaggio? Colpa degli smartphone. Ecco le linee guida

Generazioni Connessedi Cetty Mannino (Generazioni Connesse)
Sin dai primi mesi di vita i bambini entrano in relazione con smartphone e tablet.
In poco tempo dalla visione dell’oggetto si passa al possesso fino all’utilizzo. Ma quali sono gli effetti in età infantile?
Diverse ricerche dimostrano un nesso tra i ritardi del linguaggio e l’uso dei dispositivi ed internet.

Lo studio britannico ha dimostrato che i neonati messi davanti ai dispositivi per un’ora sono soggetti a 16 minuti di sonno in meno. Il sonno è importante per lo sviluppo del cervello, specialmente durante i primi anni di vita, quando la “plasticità neurale” è massima.
I ricercatori inoltre ritengono che la luce blu proveniente dagli schermi influenzi il bioritmo del bambino, interrompendo quindi i ritmi circadiani mentre la stimolazione causata dal contenuto dei giochi o dei programmi può provocare eccitazione psicologica e fisiologica.

Oltre i 18 mesi e fino a 5 anni, l’AAP raccomanda di limitare l’utilizzo dei media su schermo a un’ora di programmazione “alta qualità” al giorno.

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