“Non dormono e non vanno più a scuola”: i bambini dipendenti da internet

La Tecnica della Scuoladi Pasquale Almirante
«Ci sono bambini e adolescenti che abbandonano l’attività sportiva, altri persino la scuola. Ragazzini che finiscono per vivere le uniche relazioni possibili attraverso internet»: a parlare, come riporta Linkiesta, è il professor Federico Tonioni, tra i responsabili del Centro pediatrico interdipartimentale per la psicopatologia da web dell’ospedale Gemelli di Roma.

Il sintomo principale è il “disinvestimento” del corpo e del contatto emotivo. «Lo vediamo fin dai primi colloqui, questi ragazzini non ti guardano mai negli occhi. E se cerchi di fissarli finisci per ferirli, diventi persecutorio». Ovviamente la timidezza non c’entra. In questi casi la rete diventa un filtro, una barriera.
…Nella vita ci vuole una sana aggressività – spiega il medico – L’aggressività non è necessariamente negativa: è la capacità di conquistare e difendere il proprio ruolo nel mondo. Quello che nei bambini più piccoli rappresenta la voglia di esplorare e fare esperienze. Freud la chiamava “pulsione epistemofilica”».
Oggi la carenza di aggressività nasce dall’assenza dei genitori, che l’era digitale ha allontanato ancora di più dai figli. Non è un caso se i bambini e gli adolescenti che vivono una situazione di ritiro sociale spesso trascorrono le ore con videogames “sparatutto”. Sono giochi ad alto contenuto di aggressività. Gli serve come detonatore dell’aggressività, che quando si trattiene troppo dentro diventa rabbia»

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 sabato 27 Febbraio - 2016
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